Il numero degli studi clinici presentati in Italia non sembra seguire una curva di crescita ottimale. Eppure se c’è sperimentazione di nuovi farmaci, i pazienti possono accedere in maniera precoce e continuativa ai trattamenti più innovativi e i clinici possono acquisire prima le conoscenze relative alla molecola per utilizzarla al meglio in linea. E ciò vale ancor di più per quelle malattie che non hanno ancora una risposta terapeutica.
Per comprendere le ragioni di questo stallo e divulgare significato e potenzialità di un corretto approccio alla sperimentazione clinica, lo scorso 12 ottobre, a Milano, AFI, con il patrocinio di Regione Lombardia, ha organizzato nella piazza cittadina di Palazzo Lombardia una giornata di confronto tra diversi interlocutori istituzionali, come AIFA, ISS, Farmindustria, le aziende farmaceutiche e le associazioni di pazienti.